Fvg è autonomie locali

La XII legislatura ha visto due importanti provvedimenti per risolvere le criticità dei Comuni nell’erogazione dei servizi ai cittadini a causa della mancanza di personale. Da un lato i limiti di spesa per il personale sono stati completamente rivisti portando in capo alla Regione la competenza del Sistema Integrato, dall’altra la Riforma delle Autonomie Locali ha dato ai Sindaci tutti gli strumenti per potersi associare.

Appare evidente, però, che alla luce delle mutate condizioni sociali, accentuate nel post pandemia, la mancanza di lavoratori tanto nel settore privato quanto in quello pubblico sta generando effetti negativi sull’efficienza e sulla capacità di spesa dei Comuni, sarà quindi necessario rivedere i modelli organizzativi e recuperare ulteriori spazi di autonomia per sanare questa falla.

Sportelli digitali, regionalizzazione dei Segretari comunali, maggior impulso alle Comunità potranno favorire certamente un miglioramento in tal senso.

Di pari passo, il percorso di trasformazione degli EDR nei nuovi Enti di Area Vasta elettivi dovrà andare a compimento sia con la modifica dello Statuto, sia con l’allocazione di nuove funzioni regionali, sia con la possibilità da parte di questi Enti di accentrare funzioni amministrative per conto dei Comuni.

L’Amministrazione regionale, attraverso la costituzione degli Enti di Decentramento Regionali (EDR), ha avviato un percorso che condurrà alla ricostituzione del livello di governo di area vasta su base elettiva: con il ripristino delle Province sarà infatti possibile ripartire al meglio le funzioni di interesse sovracomunale, associandole al principio di responsabilità di un Ente i cui vertici, tornando a essere scelti direttamente dai cittadini, saranno chiamati a rispondere della bontà del loro operato.

Imponente anche l’intervento a supporto degli investimenti degli Enti locali, con un importo complessivo sui cinque anni di mandato che supera i 500 milioni di euro.