Fvg è economia e imprenditoria

Se durante l’emergenza il sistema Friuli Venezia Giulia è riuscito a resistere è anche grazie all’enorme sforzo che l’Amministrazione Regionale ha concentrato nel periodo 2020 – 2022: dopo la crisi pandemica, l’economia del Friuli Venezia Giulia ha ripreso a correre, segnando un incremento del 7% nel 2021 e del 3,2% nel 2022. Nel solo terzo trimestre 2022, il valore dell’export FVG ammonta a 5,6 miliardi di euro, con una crescita tendenziale del 9,6%: un dato che, pro-capite, è il più elevato in assoluto tra tutte le Regioni italiane. Rispetto al 2021, il 2022 segna inoltre un incremento del 3,3% del tasso di occupazione: 21mila posizioni lavorative in più, di cui 5.800 a tempo indeterminato. Cifre, queste, che sottolineano l’enorme sforzo del nostro sistema economico, rafforzate dai dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) sulla riduzione dei disoccupati che dai 36.000 del 2018, nonostante il momento storico, sono passati ai 25.000 del 2022, con una riduzione del 30,5%.

In risposta alla pandemia e alle conseguenze del conflitto in Ucraina, inoltre, la Regione ha cercato di dare risposte tempestive e senza precedenti a supporto del tessuto socio-economico. La prima linea di contributi a fondo perduto è stata attivata già nel mese di aprile del 2020 e, a essa, hanno fatto seguito ulteriori otto bandi per un totale di oltre 80 milioni di euro ristorati a circa 55mila beneficiari, concentrandosi sulla rapidità delle tempistiche medie di erogazione: 30 giorni di intervallo dalla chiusura dei bandi all’avvio delle liquidazioni. Una decima linea di finanziamento è stata infine lanciata a ottobre 2022, a vantaggio delle imprese colpite dal caro energia, per un ammontare di 13 milioni di euro.

Nel campo delle politiche fiscali, nel quinquennio appena concluso La Regione ha puntato con decisione sull’alleggerimento della pressione fiscale col fine di incentivare gli investimenti e rilanciare l’occupazione. Tra le misure più qualificanti, l’azzeramento dell’aliquota IRAP per le imprese operanti nelle aree socio-economiche svantaggiate e, per i primi tre anni, ai nuovi insediamenti. In virtù dell’acquisizione della competenza in materia di tributi locali di natura patrimoniale, la Regione ha inoltre istituito l’Imposta Locale Immobiliare Autonoma (ILIA): entrata in vigore il 1° gennaio 2023, essa ha già portato a una riduzione dell’aliquota massima per i fabbricati strumentali all’attività economica dello 0,64% (dall’1,6% allo 0,96%), con un ulteriore contributo regionale del 70% a beneficio dei Comuni che abbasseranno l’aliquota allo 0,86%. Misura, questa, che interesserà 110 Comuni, circa 140.000 immobili e 137.000 contribuenti.

Con riguardo agli interventi finanziati con fondi regionali, nel settore economico si intende portare avanti le azioni già intraprese nella legislatura 2018-2023, anche in coerenza con la programmazione delle politiche strategiche e dei conseguenti obiettivi resi nella nota di aggiornamento al DEFR dall’Assessorato attività produttive e turismo, per le attività di competenza.

In particolare, con riguardo alla Direzione Attività Produttive e Turismo, le politiche strategiche si focalizzano sulle seguenti direttrici:

– Missione 7: Turismo, Linea strategica 7: Cultura e turismo di qualità. Programma: Sviluppo e valorizzazione del turismo;

 – Missione 14: Sviluppo economico e competitività, Linea strategica 4: Competitività e occupazione.

– Programmi: Industria, PMI e Artigianato; Commercio – reti distributive – tutela dei consumatori; Ricerca e innovazione; Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività.