Fvg è infrastrutture, logistica e mobilità

Per la sua posizione strategica, porta d’Italia sull’Europa Centrale, al confine interno con il Veneto ed esterno con Austria e Slovenia, e ultimo tratto di costa italiana sul Mare Adriatico, il Friuli Venezia Giulia è da decenni punto cruciale di transito di persone, mezzi e merci in movimento. È cruciale, quindi, conservare un ruolo centrale al centro delle principali reti di trasporto, sviluppando le connessioni con tutti i mercati mondiali grazie allo sviluppo della rete infrastrutturale, dei porti e dell’aeroporto. Per raggiungere questi obiettivi, nella prossima legislatura sarà necessario:

• implementare dal punto di vista economico il contratto di programma di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per gli interventi previsti, primo fra tutti il nodo di Udine peri il quale sarà necessario allocare fin dal 2023 le risorse necessarie alla realizzazione; sono invece tutte da reperire le risorse per il raddoppio della Udine Cervignano (350 milioni) per garantire l’efficacia dei collegamenti verso il Nord Europa e
migliorare anche il traffico passeggeri;

• integrare le previsioni di intervento sulla rete ferroviaria, in considerazione dei significativi incrementi dei traffici del sistema logistico portuale regionale integrato e della necessità di definire ed attuare quanto prima le azioni finalizzate ad evitare criticità nel breve e medio periodo che si riverberano sull’attrattività del sistema regionale (ad esempio: soluzioni sulla tratta Bivio San Polo-Trieste, mantenimento di buffer di capacità in alcune aree della Regione come “Udine Parco” e scalo Cervignano);

• completare l’iter di riforma costituzionale in materia di viabilità avviato nel corso della precedente legislatura consentendo alla Regione di stipulare appositi accordi di programma con lo Stato per il finanziamento di opere di sistemazione soprattutto sulla SS 13 (ponte del Meduna e variante a Casarsa e Codroipo): sono stati quantificati circa 180 ml per la sistemazione della SS13;

• definire un modello organizzativo regionale in materia di contratti pubblici per monitorare la spesa pubblica in materia di investimenti, supportare gli enti locali e gli enti regionali nella realizzazione di opere pubbliche, garantire la qualificazione delle stesse stazioni appaltanti e valorizzare il tessuto economico della Regione costituito principalmente da micro e piccole imprese;

• aggiornare il piano di governo del territorio affinchè, attraverso l’analisi del quadro di riferimento attuale che assicura la tutela e la valorizzazione dell’identità regionale, persegua gli obiettivi di sviluppo sostenibile e neutralità climatica, valorizzando strumenti di gestione della pianificazione moderni e non ancora sviluppati a livello regionale (compensazione e perequazione in area vasta); proseguire nell’aggiornamento del piano dei trasporti della mobilità delle merci e della logistica, tenendo in considerazione i nuovi investimenti e le prospettive di sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e stradali conseguenti agli investimenti previsti nel PNRR;

• riformulare in modo sistematico e coerente un codice dell’urbanistica e un codice dell’edilizia per evitare una normazione farraginosa e più accessibile a cittadini e imprese al fine di offrire due strumenti che garantiscano certezza nei tempi di rilascio dei provvedimenti autorizzativi e certezza nei tempi di realizzazione delle iniziative edilizie;

• proseguire d’intesa con le ATER il programma di rinnovamento del patrimonio edilizio iniziato coni il Bonus 110 e implementato con il PNRR in termini di efficienza energetica e di riqualificazione edilizia, avvalendosi delle competenze e capacità delle imprese locali;

• sviluppare un modello di mobilità sostenibile sia attraverso il sostegno nei percorsi casa scuola e casa lavoro con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e delle imprese insediate nei distretti industriali sia attraverso l’incentivazione del trasporto pubblico locale, anche transfrontaliero, che trovi una prima pronta sperimentazione nel progetto GO!2025; sviluppare sui percorsi ciclabili la connettività 5G per offrire un servizio utile anche in caso di emergenza nei confronti dei ciclisti;

• portare a termine gli interventi per la messa in sicurezza e il potenziamento delle strade previste dagli attuali piani, in particolare il Programma approvato per la riqualificazione ponti, sviluppando ulteriormente la capacità decisionale sugli interventi da realizzare tenendo conto dei dati rilevati; integrare le azioni programmatiche della viabilità, del TPL e della ciclabilità in modo coerente finalizzando tale integrazione all’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati e nei tratti extraurbani a disseminata densità abitativa;

• coerentemente con gli obiettivi europei della strategia Vision Zero, che punta entro il 2050 ad eliminare i morti e i feriti gravi dalle strade, dare attuazione ai programmi attuativi previsti dal nuovo Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030, agendo con un approccio multisettoriale in termini di sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture e con azioni di carattere formativo in favore dei giovani e delle categorie professionali particolarmente esposte;

• avviare il percorso di istituzione delle Zone Logistiche Semplificate introducendo nelle aree individuate le innovazioni conseguenti al Patto per l’insediamento tra P.A. e imprese, per condurre un processo di realizzazione partecipato.

• consolidare e implementare le politiche agevolative del servizio Trasporto Pubblico Locale (TPL), con particolare riferimento agli Over65 in area a domanda debole come le aree montane.

Terza corsia

Procedono i lavori di completamento dell’opera: a novembre 2020 è stato aperto (in anticipo di sei mesi) il tratto di 26km Ponte sul Tagliamento – Gonars, mentre a luglio 2021 è stato ultimato il nodo di Palmanova. A metà 2023 si chiuderà infine il cantiere tra Alvisopoli e Portogruaro, anche lì con sei mesi di anticipo sul tabellino di marcia. Entro giugno avrà inoltre luogo il passaggio della concessione tra Autovie Venete e la Newco Alto Adriatico. Gli investimenti a oggi messi in campo, frutto esclusivo dei pedaggi e quindi interamente autofinanziati, ammontano a oltre un miliardo di euro.

Porti, interporti e intermodalità

L’Amministrazione regionale ha investito oltre 100 milioni di euro per l’adeguamento e l’ampliamento dei porti di Monfalcone e Trieste, cui si sommano ulteriori 31 milioni per gli interporti di Fernetti, Pordenone e Gorizia. Per garantire il trasporto combinato delle merci dai porti, la Regione ha inoltre investito 10 milioni, nel solo 2022, agevolando peraltro la transizione dal trasporto su gomma a quello su ferro e sgravando così i centri storici dal passaggio dei Tir, a duplice beneficio di traffico e inquinamento.

Nel solo 2022, l’impegno finanziario a copertura dei contratti per il TPL è stato di 211 milioni di euro. Particolarmente rilevante, la stipula di un nuovo contratto di servizio con Trenitalia, che ha portato a un incremento dei km percorsi e che prevede l’immissione di 25 nuovi treni. Sul versante delle tariffe, tre sono state le principali misure attuate: la messa a punto del biglietto urbano giornaliero unico a 3 euro (con la formula famiglia e con l’avvio dell’integrazione di abbonamenti e biglietti tra gomma e ferro); lo sconto del 50% a favore degli studenti, fino ai 26 anni; il più recente sconto introdotto a vantaggio degli over 65, sempre pari al 50%.